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lunedì 7 aprile 2008

Attenzione ai trigliceridi.

Al di là della riduzione dei livelli di colesterolo LDL, controllare questo parametro riduce la mortalità. Diversi studi hanno dimostrato che, nelle persone che hanno subito un evento ischemico, è vantaggioso un trattamento con statine che mantenga il colesterolo LDH al di sotto di 70 mg/dl. In questo modo si ha una notevole riduzione dei nuovi episodi, dell'infarto e della mortalità. Uno studio statunitense aggiunge ora un altro tassello alla prevensione secondaria, cioè il controllo dei trigliceridi, che sono la forma in cui i lipidi introdotti con gli alimenti vengono trasportati nel sangue. Infatti, analizzando 4,162 pazienti che erano stati ricoverati per ischemia acuta, si è riscontrato che mantenendo i trigliceridi sotto la soglia dei 150 mg/dl miglioravano tutte le variabili: anzi, per ogni 10 mg/dl di trigliceridi in meno si riduceva il rischio dell'1,6%. Certamente raggiungere bassi livelli di colesterolo e di trigliceridi è più complesso, ma potrebbe valerne la pena.

Fonte: Farmacista 33